Ricerca personalizzata

domenica 7 settembre 2008

Festival Nazionale del Biologico e del benessere olistico


Urbino - Torna nel Montefeltro l’appuntamento che riunisce in un vero e proprio Festival, una fitta serie di eventi culturali, artistici e formativi dedicati al biologico, al naturale, al benessere.

Oltre 60 modi diversi di approfondire le tematiche legate, tra le tante altre, alla naturoterapia, alla iridologia, al biologico, alla corretta alimentazione, ai massaggi shiatsu.

Convegni e seminari, cultura e commercio, divulgazione popolare ed approfondimento specialistico. Una città, quella ducale, che diventerà per tre giorni il palcoscenico per professionisti del settore, sugli specifici temi della alimentazione biologica, delle intolleranze alimentari, sul benessere associato all’uso di metodiche che utilizzano la natura ed i suoi prodotti non artefatti.

Tra dimostrazioni gratuite delle tantissime tecniche per il benessere psico fisico, stand per la vendita esclusivamente di prodotti bio, Biosalus 2008 presentera’ come paese straniero ospite il Tibet. Grande attesa, ad Urbino, per questo importante e concreto abbraccio internazionale al popolo tibetano, che avverra’ attraverso i riti della realizzazione del mandala e delle meditazioni condivise.

Altra presenza internazionale, quella degli spettacolari monaci guerrieri Shaolin.

Biosalus 2008 e’ un evento organizzato dall’Istituto di Medicina Naturale.

Per informazioni ed interviste:

Biosalus telefono info 0722.351420 mobile 328 3091918

sabato 26 aprile 2008

Il primo trapianto di spalla è stato fatto in Italia!

La notizia arriva fresca fresca da Bologna. Due centimetri di spessore in tutto, fra osso e cartilagine. Si tratta della prima protesi biologica della spalla, trapiantata nel mondo! Questo nuovo record scientifico è stato fatto dall'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna.

Osso e cartilagine, espiantati ad un paziente deceduto da poco, sono stati fissati con delle microviti alla spalla di un uomo di mezza età affetto da una grave forma di artrosi. A 24 ore dall'intervento, perfettamente riuscito, l'uomo poteva già muovere la mano senza sentire dolore.

Finora per i trapianti venivano usate ossa congelate che però, essendo tessuti morti, una volta trapiantate, non si amalgamavano con il corpo umano.

venerdì 18 aprile 2008

Guida alla manutenzione di CD e DVD


Breve vademecum per salvaguardare i vostri cd e dvd.

a) A differenza della VHS, i cd e i DVD sono assolutamente indifferenti ai campi magnetici. Ciò non vuol dire che non siano sensibili alle fonti di calore che potrebbero irrimediabilmente deformarne la superfìcie.

b) Non attaccate mai etichette sui vostri cd e DVD. Il loro peso, per quanto minimo, potrebbe sbilanciare la meccanica del lettore a causa della forte velocità di rotazione del disco durante la lettura.

c) Maneggiate i cd e i DVD solo al centro o tenendoli dai bordi esterni.

d) Non toccate mai la superficie cangiante dei cd e dei DVD con le mani sporche di grasso, di marmellata, o dopo aver mangiato popcorn o qualsiasi altra cosa untuosa.

e) Non incurvate i dischi quando cercate di estrarli dalla loro custodia: rischiate di spezzarli. Fate una leggera pressione al centro della custodia e aspettate il "clac" che sgancia il disco.

f) Nel riporre i dischi nella loro custodia mirate con attenzione il centro del box, evitando di graffiare il supporto nel tentativo di "centrare" il bersaglio.

g) Se il cd o il DVD da problemi di lettura (pixel grandi come quadri, salti di capitoli o addirittura blocco dell'immagine) pulite accuratamente il disco (dalla parte cangiante) senza usare detersivi aggressivi o panni abrasivi. Va bene anche la semplice acqua, meglio se si dispone di soluzione ottica (quella, per intenderci, che si usa per pulire gli occhiali).

h) Usate un panno morbido che non perda peli: altri strumenti non idonei potrebbero graffiare indelebilmente il disco.

i) La pulizia va effettuata con un movimento orizzontale che va dal centro verso l'esterno e non, come si potrebbe credere, ruotando il panno in senso orario o antiorario sulla superfìcie del disco.

l) Ricordate comunque che i graffi che bloccano il vostro film possono essere riparati: esistono macchine professionali di lucidatura che reintegrano la superficie lesa e garantiscono nuova vita ai vostri preziosi supporti digitali.

giovedì 17 aprile 2008

Nuovo test per rivelare la dengue realizzato in Brasile

Un test capace di rivelare la presenza del virus della dengue nel sangue del paziente in tre minuti e' stato presentato in Brasile. L'universita' del Pernambuco ha messo a punto l'esame che si basa sull'uso di nanoparticelle fluorescenti. 'La rapidita' nel diagnosticare la febbre e' fondamentale per salvare la vita del paziente colpito dalla dengue', ha commentato il professor Celso Melo, che ha coordinato la ricerca. Finora i test richiedevano alcuni giorni per confermare l'infezione. (Fonte: Ansa)

lunedì 14 aprile 2008

E' nato il lettore Blu_ray multistandard!

Per far fronte al crescente numero di formati e supporti di masterizzazione, LG propone due veloci e avanzati masterizzatori DVD multistandard Blu-ray. Il Super Multi Blue GGW-H20L (299 euro) e il BE06LU10 (ben 369 euro!), in versione rispettivamente interna ed esterna, sono in grado di gestire qualsiasi supporto ottico presente sul mercato, HD-DVD incluso (solo lettura).

Oltre alla riproduzione e scrittura dei classici CD e DVD in qualsiasi formato, sono in grado di scrivere sui nuovi supporti Blu-ray (BD-R) con una velocità che arriva fino a 6x (2x per le versioni riscrivibili-BD-RE).

martedì 8 aprile 2008

Il profumo si scarica dal cellulare!

In Giappone il profumo si scarica direttamente sul telefonino! A renderlo noto è stato il gestore di telefonia mobile "Ntt DoCoMo" che ha annunciato a Tokyo l'avvio sperimentale del nuovo servizio rilassante di "tele-fragranza".

Il funzionamento del servizio è abbastanza complesso ed avviene attraverso uno speciale sito internet che fornisce file video e musicali con annesso aroma.

A detta degli ideatori, la fragranza profumata, dovrebbe associarsi al file multimediale in riproduzione e trasmettere una sensazione di relax al possessore del telefonino.

L'apparecchio ricevente, una volta scaricato il file, riproduce la fragranza "allegata" alla musica mediante un'apposita periferica esterna, che comunica con il terminale mobile grazie ad un collegamento senza fili.

Questo dispositivo, da acquistare a parte a un prezzo non ancora dichiarato, è in grado di riprodurre diversi aromi di base e da questi generare numerose combinazioni di fragranze a tempo di musica, interpretando le indicazioni provenienti dal sito internet.

domenica 6 aprile 2008

Legambiente lancia un nuovo allarme! In Italia ci sono troppe emissioni di CO2

Legambiente riferisce che è in aumento, in Italia, il contributo del carbone nella produzione di emissioni climalteranti. Un trend inverso a quello del nostro comparto termoelettrico, che ha visto invece ridursi la C02 emessa in atmosfera grazie soprattutto all'efficienza delle nuove centrali alimentate a gas.

Nel 2007, secondo i dati resi noti dalla Commissione Europea, le emissioni di anidride carbonica del settore termoelettrico sono, infatti, calate del 7.1% rispetto all'anno precedente, mentre la C02 prodotta dalle nostre centrali a carbone è salita dello 0,7%.

Entro il 2009 dovrà essere ratificato il nuovo accordo mondiale post-Kyoto, inerente la riduzione dei gas serra che dovrà entrare in vigore nel 2012.

"Il carbone - ha detto Legambiente - ci allontana dai nostri impegni di riduzione di gas serra. La strada che l'Italia deve fare per raggiungere gli obiettivi di Kyoto è lunga".

sabato 5 aprile 2008

E' l'era dei video giochi mentali! Niente joystick, basta il pensiero!

Niente più joystick, tastiere, volanti o cloche: d'ora in poi, per giocare, non servirà altro che la propria testa. E' la grande rivoluzione dei nuovi videogames segnalata dal settimanale inglese "New Scientist". Molte case produttrici hanno già progettato e reso disponibili diversi apparati hardware e software in grado di realizzare videogames mentali. Il primo in assoluto è della "Emotiv", brillante software house di San Francisco, che ha come protagonista niente meno che Harry Potter. Concentrandosi su di lui, il giocatore può far sollevare al maghetto un macigno o scagliare una saetta; e tutto solo con la forza del pensiero!

Il meccanismo alla base di questa rivoluzionaria tecnologia è piuttosto complesso. Il pensiero dei giocatori viene captato da una specie di cuffia dotata di elettrodi adesivi da fissare sulla testa. Lo speciale casco, infatti, rileva i segnali elettrici del cervello, alla stregua di un elettroencefalogramma, e li codifica in linguaggio macchina che viene interpretato dal software creato per giocare.

venerdì 4 aprile 2008

Il cervello riconosce la lingua madre

II cervello umano riconosce la lingua madre ed è l'attività elettrica cerebrale che rivela la lingua nativa di una persona che legge in silenzio. A scoprirlo è stato un team di ricercatori del Cnr e dell'Università Milano-Bicocca il cui studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Biological Psychology", aiuta a determinare l'idioma originario di una persona in stato di amnesia, in stato confusionale o sordomuta. In particolare, i risultati della ricerca, dimostrano che esiste una regione del cervello, chiamata area per la forma visiva delle parole, localizzata nel cosiddetto giro fusiforme sinistro della corteccia occipite-temporale, che riconosce automaticamente la forma delle lettere e delle parole, ed è molto sensibile ai livelli di familiarità delle stesse.

A coordinare lo studio è stata la ricercatrice Alice Mado Proverbio del laboratorio di Elettrofisiologia cognitiva del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Milano-Bicocca, in collaborazione con Roberta Adorni e Alberto Zani, ricercatori dell'Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano-Segrate.

sabato 29 marzo 2008

I coccodrilli usano i polmoni come pinne!


Gli zoologi se lo erano chiesto a lungo: come fanno alligatori e coccodrilli a darsi la spinta per immergersi e riemergere dall'acqua?

Nei pesci questi movimenti sono determinati dalle pinne, che, evidentemente, mancano ai rettili. Ora una ricerca condotta dagli scienziati dell'Università dello Utah ha stabilito che ad aiutarli sono i polmoni, che questi animali possono muovere a loro piacimento, lateralmente, avanti e indietro, in modo tale da ottenere lo slancio necessario per poter intraprendere i movimenti acquatici. Lo studio, condotto dai biologi Todd Uriona e Coleen Farmer e pubblicato sulla rivista inglese The Journal of Experimental Biology, è stato condotto grazie a elettrodi posti sui muscoli principali dei coccodrilli, che hanno permesso di identificarne l'intensa attività polmonare. Secondo gli studiosi, anche altri animali, come le salamandre e le tartarughe, potrebbero avere simili caratteristiche.

giovedì 27 marzo 2008

Toshiba non produrrà più lettori e masterizzatori HD DVD!


Se ne parlava già da alcune settimane, ma ora è ufficiale. La guerra per l'alta definizione ha finalmente un vincitore. Il formato Blu-ray, supportato fin dal 2002 da aziende del calibro di Sony, Hitachi, LG, Panasonic, Pioneer e Philips e oggi supportato da tutte le major cinematografiche, ha avuto la meglio sull'HD DVD.Toshiba, il maggiore sostenitore di quest'ultimo formato, ha infatti annunciato il suo ritiro dalla competizione già a partire da fine marzo: cesserà di produrre lettori e masterizzatori HD DVD, anche nelle versioni per computer, pur garantendo il supporto post-vendita a chi già li possiede. I dispositivi HD DVD nei negozi stanno conoscendo in queste ore
il crollo dei prezzi, compreso il lettore HD DVD della Xbox 360 di Microsoft, in vendita nei negozi americani a meno di 120 dollari (circa 80 euro). Non si esclude che il colosso di Redmond lanci a breve un'unità Blu-ray per la sua console.

venerdì 21 marzo 2008

Due nuovi farmaci migliorano il funzionamento del pancreas nei diabetici

Si chiamano Sitagliptin e Exenatide i due nuovi e rivoluzionari farmaci antidiabete che agiscono minimizzando l'azione dell'ormone GLP1 dedito alla stimolazione della secrezione di insulina nel pancreas.

Il Sitagliptin non fa aumentare di peso ed ha dimostrato la sua efficacia nel ridurre i livelli glicemici, sia in monoterapia che associato ad altri farmaci già noti come la Metformina e il Pioglitazone. Agisce come inibitore della dipeptidil-peptidasi-4 che è l'enzima responsabile del malfunzionamento degli ormoni intestinali GLP1 e Gip. Il Sitagliptin trova impiego nel diabete di tipo due (diabete mellito di tipo alimentare) ed ha dimostrato la sua efficacia in numerosi casi in cui i pazienti presentavano livelli basali di A1c piuttosto elevati.

L'Exenatide, dal canto suo, induce anche un calo di peso poiché rallenta lo svuotamento gastrico. Come il Sitagliptin, viene impiegato nel diabete di tipo due ed è ritenuto dagli scienziati un vero e proprio salva pancreas, in quanto è in grado di annullare e invertire l'apoptosi, ovvero la tendenza a morire delle betacellule del pancreas.

giovedì 20 marzo 2008

Scan and Solve un test per individuare le zone più esposte a rischio di rotture


Dallo studio del David di Michelangelo un test per individuare i punti deboli delle statue, ma anche di parti del corpo umano. Senza doverle spostare o muovere. In pratica il sistema indica le zone che, in caso di stress o infortuni, sono più esposte al rischio di rotture. A mettere a punto il metodo, chiamato Scan and Solve, è un team di ricercatori americani della Florida International University e dell'University ofWisconsin-Madison che ha applicato il sistema alla celebre statua del David, dimostrando che si tratta di un metodo più semplice, rapido e accurato dei precedenti.

Applicando il test alle ossa umane, i ricercatori affermano che si può arrivare a prevedere come e dove si romperanno. Gli scienziati diretti da Vadim Shapiro e Igor Tsukanov presenteranno il loro lavoro all'International Conference on Computational and Experimental Engineering and Sciences in corso ad Honolulu nelle Hawaii.

"Questa ricerca sì trasformerà in una tecnologia rivoluzionaria per l'analisi degli artefatti in situ", assicura Shapiro. Scan and Solve prende campioni in 3-D di un oggetto e ne calcola i punti deboli.

mercoledì 12 marzo 2008

La Terra morirà tra 7,9 miliardi di anni!


Alla fine sarà una sorta di consunzione lenta, come una "morte vaporosa". Così morirà il pianeta Terra, e accadrà esattamente tra 7,59 miliardi di anni. A questa conclusione è arrivato uno studio, che sta per essere pubblicato sull'inglese Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, condotto dai due astronomi Klaus Peter Schroeder e Robert Connon Smith e anticipato ieri sulle pagine scientifiche del New York Times.

La Terra, conclude lo studio basandosi su un nuovo metodo di calcolo, morirà risucchiata da un Sole divenuto nel frattempo sempre più grande, un Sole gigante le cui dimensioni saranno 256 volte quelle attuali, un Sole rosso e congestionato che porterà inesorabilmente il pianeta Terra fuori della sua orbita, condannandolo alla fine. Una fine che non prevede implosioni o esplosioni, ma una lenta, inesorabile "cottura" del pianeta o, per essere più precisi, una "morte vaporosa".

lunedì 10 marzo 2008

Le piogge acide


Normalmente l'acqua piovana ha un pH intorno a 5,5, quindi è lievemente acida. Questa sua debole acidità è dovuta allo sciogliersi nell'acqua stessa di piccole quantità di CO2, che reagisce con l'acqua a dare acido carbonico, un acido molto debole. Ma nell'acqua piovana si sciolgono anche anidride solforosa (SO2) e vari ossidi di azoto, sostanze che provengono dalle combustioni industriali e domestiche (gasolio liquido, carbone, ecc.), dalle emanazioni vulcaniche, ecc. Queste sostanze reagiscono con l'acqua, formando rispettivamente acido solforico (H2SO4) ed acido nitrico (HNO3), che abbassano il pH della pioggia anche a 3: in questi casi si parla di piogge acide.

Se una lieve acidità della pioggia può portare ad un incremento della produttività di certe colture, un'acidità troppo elevata distrugge gli stessi tessuti vegetali e compromette perciò il normale svolgersi della fotosintesi. L'acidità del suolo che può seguirne influenza il tipo di piante che vi possono vivere e può anche favorire il passaggio in soluzione di metalli pesanti tossici (il mercurio, per esempio).

L'acidità troppo elevata della pioggia può essere letale anche per molti organismi degli ecosistemi acquatici, dal plancton a certi pesci. La scomparsa di molti batteri determina inoltre un ritardo nel processo di decomposizione, da cui consegue un accumulo di materiali tossici sui fondali.

L'aumento dell'acidità dell'acqua piovana è una diretta conseguenza dell'impiego di combustibili fossili e rappresenta un ulteriore stimolo alla ricerca di fonti energetiche alternative, non inquinanti.

venerdì 7 marzo 2008

Perché nelle cellule le membrane sono così sviluppate?


Una delle novità e delle caratteristiche messe in evidenza dalle osservazioni al microscopio elettronico è rappresentata dall'enorme sviluppo delle membrane. In tutte le cellule, infatti, malgrado le differenze di aspetto, di forma, di dimensioni, di funzione, la maggior parte degli elementi strutturali fondamentali (membrana cellulare, membrana nucleare, reticolo endoplasmatico, mitocondri, cloroplasti, complesso di Golgi, lisosomi, plastidi) sono formati da membrane costituite da lipidi e protidi.

Le membrane separano la materia vivente nella cellula in compartimenti più o meno autonomi, che lavorano tutti in modo coordinato per mantenere in vita la cellula. Inoltre, dal punto di vista funzionale, le membrane rappresentano le barriere che consentono alla cellula di mantenere una composizione costante e indipendente (entro certi limiti) da quella del mezzo esterno.

Il grande sviluppo delle membrane porta inoltre ad un enorme aumento della superficie cellulare. Su tale superficie sono presenti degli enzimi, ciascuno dei quali catalizza una reazione specifica. Gli enzimi sono disposti in modo ordinato e possono così funzionare a pieno ritmo, come una catena di montaggio, in quanto spesso i prodotti finali di una reazione vengono a costituire il substrato sul quale agisce l'enzima successivo. Le molecole interessate alle reazioni, sia quelle presenti sulla superficie delle membrane sia quelle presenti nel citoplasma e nel nucleoplasma, sono dunque a contatto su superfici considerevoli.

La chimica dimostra che quanto più è grande la superficie di contatto tra due corpi che possono reagire fra loro, tanto maggiore è la velocità di reazione. Il grande sviluppo delle superfici delle strutture viventi rende così possibili delle reazioni che sarebbero altrimenti estremamente lente e quindi di nessun interesse per la cellula o per l'intero essere vivente.

L'invenzione" della membrana (che rappresenta il gradino successivo a quello della formazione delle macromolecole o dei complessi plurimolecolari), deve essere avvenuta a livello prebiotico ed ha consentito l'inizio della vita cellulare. Essa tuttavia è stata il frutto di una lunga serie di tentativi e di errori, regolati da una pressante selezione del più adatto e del più economico, dal punto di vista termodinamico, quindi il risultato di una lenta e graduale evoluzione.

giovedì 6 marzo 2008

Norton Internet Security 2008 e Norton 360: soddisfatti o rimborsati!


Symantec si sente talmente sicura del livello di qualità e performance dei propri prodotti Norton Internet Security 2008 e Norton 360 da essere pronta a offrire ai propri clienti una garanzia "soddisfatti o rimborsati". Se per qualsiasi motivo non doveste essere contenti dell'acquisto di un prodotto che riporta sulla scatola il bollino di quest'iniziativa, potrete compilare il a Symantec entro 60 giorni, unitamente a una prova d'acquisto e al CD del software. La ditta vi rimborserà il prezzo del prodotto, attualmente fissato a 55,99 euro per quanto riguarda Norton Internet Security 2008 e a 71,99 euro per quel che attiene Norton 360.

mercoledì 5 marzo 2008

Digital Foto Maker 2008

Digital foto Maker 2008 è un programma completo e ricco di funzioni per la gestione delle vostre fotografie digitali. Si occupa di ogni passaggio: importazione dalle macchine fotografiche, gestione degli archivi, ottimizzazione e presentazione.

Nella versione 2008 troverete numerose e interessanti novità. Un esempio è la possibilità di riconoscere automaticamente i volti nelle fotografie. Quando il programma vi mostrerà tutti i visi che ha rilevato, dovrete solo associarli a un nome e in futuro le ricerche saranno semplicissime.

Un'altra novità è l'ottimizzazione rapida che ora può provvedere con un solo clic a una serie completa di foto aggiustando colore, messa a fuoco eccetera.

Magix Digital Foto Maker 2008 costa 34,99 euro ed è prodotto dalla Magix Entertainment Italia, via Modigliani 45,20090 Segrate (MI), telefono 0240708014 - magix.com/it

martedì 4 marzo 2008

Benzina sintetica con aria e acqua!

pompa di benzinaE'  una scoperta rivoluzionaria destinata a soppiantare l'uso del petrolio! Si preleva prima l'anidride carbonica dall'aria. Poi si prende dell'acqua, e si separa l'idrogeno dall'ossigeno. A questo punto, unendo gli atomi di idrogeno con quelli di carbonio, si ottengono degli idrocarburi. Jeffrey Martin e William Kubic, due scienziati del Los Alamos National Laboratory, durante un convegno in Florida, hanno annunciato che "la tecnologia per produrre carburanti partendo dall'acqua e dall'aria e', nei fatti, gia' disponibile".

"Il nostro progetto – si legge in una nota diramata dagli scienziati – favorisce la sicurezza energetica americana, poiché riduce la dipendenza dalle importazioni di petrolio". Il comunicato stampa diramato in ogni parte del Globo non dice se la procedura inventata da Martin e Kubic sia stata brevettata o meno. Ma il fatto curioso risiede nel suo nome "Green Freedom", che è stato registrato come un vero e proprio marchio di fabbrica.

Si tratterebbe di una benzina sintetica, in quanto fabbricata con l'anidride carbonica prelevata dall'atmosfera, ma avrebbe un impatto neutro sull'ambiente. Gia' oggi e' possibile estrarre la CO2 dall'aria, portandola a contatto con del carbonato di potassio. Ma la chiave di volta di Green Freedom sta nel passo successivo, quando la CO2 va ulteriormente separata: "Abbiamo trovato il modo di ridurre del 96% l'energia necessaria a questo passaggio, rendendo l'intero progetto economicamente sostenibile"- hanno aggiunto Martin e Kubic.

Secondo i loro calcoli, sarebbero necessari circa 5 miliardi di dollari, per costruire un impianto capace di fabbricare 18000 barili al giorno di benzina sintetica Green Freedom. Senza violare nessuna legge della fisica, Green Freedom promette di essere energeticamente in attivo, nonostante richieda notevoli quantita' di energia. Non a caso si fa notare che, se funzionasse in coppia con una centrale nucleare, i costi si abbasserebbero ulteriormente.
Considerando gli elevati costi iniziali, Martin e Kubic calcolano che Green Freedom "sara' economico il giorno in cui la benzina costera' 4,60 dollari al gallone". Attualmente, in America, il carburante costa circa 3 dollari al gallone. Dunque in Europa, dove la benzina costa piu' del doppio, sarebbe gia' economico fin da adesso!

lunedì 3 marzo 2008

Ippocrate e la scienza medica

"Una delle fondamentali caratteristiche della civilta' greca e' senza dubbio la grande importanza attribuita nel corso del suo sviluppo all'uomo, divenuto centro dell'attenzione di filosofi, legislatori, artisti e poeti. Furono i Greci infatti ad incominciare a studiare l'intima struttura e il funzionamento dell'organismo, gettando in tal modo le basi della "scienza biologica", che ricerca le leggi e le ragioni stesse della vita. E appunto per merito di tale scienza non solo la malattia cessa di essere l'imperscrutabile flagello mandato dalle divinita' per divenire qualcosa di umano che vive nelle leggi umane, ma anche la medicina cessa di essere patrimonio assoluto e segreto del tempio per divenire arte umana, a tutti accessibile.
     
Il principale merito di tutto cio' va senza dubbio al grande Ippocrate, colui che, vissuto cinquecento anni prima di Cristo, e' ritenuto universalmente il padre della medicina. Nato nel 460 a.C. nell'isola di Coo, egli assimilo' ogni sapienza medica e costrui' con essa un edificio di dottrina che sfido' i secoli e che oggi, dopo 2500 anni, si dimostra, alla luce della scienza moderna, piu' vero e piu' vitale che per il passato. Egli infatti insegno' che nel malato e' racchiuso il mistero della malattia e che per svelarlo occorre esaminare l'individuo che lo nasconde, cioe' il malato stesso. Ecco perche' egli puo' essere considerato l'iniziatore dell'attivita' clinica, arte e scienza insieme che insegna a visitare il paziente, a cogliere i minimi indizi che possano rivelare la natura della malattia in lui attiva e presente.
     
Ippocrate non conobbe invero tutti i segni; non conobbe nemmeno quello che sembra piu' banale e cioe' il polso. Ma quanta profonda saggezza nelle sue sentenze, quanta chiarezza nelle sue vedute dell'ampio disegno in cui oggi scorgiamo l'embrione della scienza più attuale! Ne, d'altra parte, egli fu il solo soprattutto per merito di quella celebre scuola che fu detta Alessandrina, dalla quale uscirono i piu' famosi medici dell'antichità" (A. Pazzini).
     
Ecco un esempio di cartella clinica tratto da un libro di appunti attribuito ad un medico greco viaggiante e intitolato "Le epidemie", ove risultano registrati l'inizio e il decorso delle malattie, l'eta', il sesso e ogni altro particolare utile alla diagnosi e alla conseguente terapia.
     
"Il giovane, che era ammalato al Mercato dei Bugiardi, prese una febbre dopo aver fatto una lunga corsa.

1° giorno: intestini in subbuglio; urine scarse, piuttosto scure; mancanza di sonno, sete;
2° giorno: peggioramento di tutti i sìntomi; mancanza di sonno; idee e parole disordinate; lieve sudore;
3° giorno: sconforto; sete; nausea; molta agitazione; affanno; mente errabonda; mani e piedi lividi e freddi; pancia tesa dalle due parti e piuttosto molle;
4° giorno: mancanza di sonno; tendenza al peggioramento;
5° giorno: morto" (traduzione a cura di G. De Luca).

domenica 2 marzo 2008

Pidocchi,pulci e zecche: parassiti da eliminare

Pidocchi, pulci e zecche sono tra i più comuni parassiti dei mammiferi, uomo compreso. Succhiando il sangue ai loro ospiti possono trasmettere pericolose malattie.

I pidocchi sono insetti parassiti degli uccelli, dei mammiferi e dell'uomo. Per quanto riguarda quest'ultimo si conoscono il pidocchio del capo, quello dei vestiti e quello del pube o piattola. Il pidocchio del capo e' privo di ali ed e' fornito di 6 zampe uncinate con le quali si aggrappa ai capelli succhiando il sangue grazie ad un piccolo rostro boccale che infigge nel cuoio capelluto. Le uova, chiamate lendini, vengono deposte in gran numero (da 100 a 300) dalla femmina che le attacca con cura ai capelli; sono molto resistenti perche', a differenza dell'insetto, non vengono distrutte dai disinfestanti e pertanto devono essere asportate meccanicamente mediante pettini a denti fitti. Da sei a dieci giorni dopo la deposizione le uova si schiudono lasciando uscire una larva che, dopo circa otto giorni, e' a sua volta capace di deporre le uova.

Il pidocchio dei vestiti e' un po' più grande del precedente ed ha abitudini di
vita diverse. Vive, infatti, sul corpo dell'uomo ma non sul capo e si annida nei punti piu' nascosti del vestiario: cuciture e fodere che non abbandona neppure quando punge la pelle per succhiarne il sangue. Depone le uova attaccandole alle fibre dei tessuti.


Quando la persona infestata si spoglia i pidocchi restano attaccati ai vestiti e da qui possono passare ad altri indumenti con cui vengono a contatto specialmente nelle comunita', propagando in tal modo l'infestazione.

Il pidocchio del pube o piattola si annida quasi esclusivamente tra i peli di tale regione. I pidocchi provocano irritazione e prurito a causa della saliva che viene iniettata con la puntura nella ferita per impedire la coagulazione del sangue e a causa delle feci che lasciano vicino ad essa. Pungendo la pelle possono inoculare nell'uomo pericolosi germi che causano gravi malattie come il tifo esantematico, la febbre ricorrente e la febbre da trincea.

Nei tempi passati i pidocchi erano molto diffusi e, per le precarie condizioni igieniche in cui viveva la maggior parte della popolazione, furono spesso causa di gravi epidemie specialmente durante le guerre per l'affollamento e la scarsa igiene di baracche e trincee.

L'ultima grave epidemia di tifo esantematico si ebbe durante la seconda guerra mondiale. Una
maggiore diffusione delle pratiche igieniche, le migliorate condizioni di vita e l'uso di efficaci disinfestanti hanno notevolmente ridotto la diffusione dei pidocchi.

In questi ultimi tempi sono invece ricomparsi in numero preoccupante, specialmente nelle scuole, i pidocchi del capo a causa di una rallentata vigilanza igienica personale. Per prevenire l'infestazione da pidocchi è opportuno mantenere puliti i capelli lavandoli almeno una volta alla settimana, risciacquandoli con acqua e aceto ed evitare il contatto e lo scambio di oggetti personali come cappelli, pettini e spazzole.

Se nonostante le precauzioni si rimane infestati dai pidocchi, bisogna ricorrere a particolari shampoo, lozioni o pomate disinfestanti al piretro ripetendo il trattamento dopo 10 giorni allo scopo di eliminare i parassiti che nel frattempo sono usciti dalle uova ma non sono ancora maturi per la riproduzione.

Le pulci sono piccoli e fastidiosi insetti privi di ali ma agili saltatori grazie alla lunghezza delle zampe. La pulce comune, ad esempio, può spiccare salti anche di 1 metro. Esistono varie
specie di pulci: quella dell'uomo, quella dei cani, quella dei gatti e quella dei ratti particolarmente pericolosa in quanto puo' passare dal ratto all'uomo trasmettendogli particolari malattie.

Le zecche sono fastidiosi parassiti che vivono nell'erba e nei cespugli da dove si trasferiscono lasciandosi cadere o arrampicandosi sugli animali domestici ai quali succhiano il sangue gonfiandosi come piccoli otri. La più nota e' la zecca comune che vive sul cane, sul cavallo e sui bovini e che puo' trasferirsi anche all'uomo. Le zecche sono pericolose perche' succhiando possono inoculare pericolosi protozoi causa di gravi malattie.

E' opportuno quindi che gli animali che vivono a stretto contatto con l'uomo vengano periodicamente controllati e disinfestati, in caso di presenza di zecche, con specifici prodotti.

sabato 1 marzo 2008

Curarsi con le erbe

erboristeriaLa prima utilizzazione delle piante medicinali nella cura di molte
malattie si perde nella notte dei tempi.
 Non esistono popoli antichi o attuali tribu' primitive che non
abbiano utilizzato e ancora oggi utilizzino a scopo curativo i
principi attivi contenuti in moltissime piante.
Il più antico trattato di medicina, il famoso papiro egiziano di
Ebers risalente al 1500 a.C. elenca l'effetto curativo di numerose
sostanze estratte dai vegetali dimostrando come il loro uso fosse
gia' diffuso a quel tempo.

Nel I secolo a.C. un medico greco di nome Crateva compose
un libro riccamente e finemente illustrato sulle piante medicinali.
Nel I secolo d.C. un medico militare contemporaneo del
celebre naturalista romano Plinio il Vecchio riuni' in un vasto
trattato tutte le osservazioni e le informazioni raccolte durante i
suoi viaggi descrivendo circa 600 specie di piante medicinali.
Durante il Medioevo, con l'espandersi dei commerci con
l'Oriente da parte delle repubbliche marinare, divennero note
nuove specie vegetali che molti autori dell'epoca descrissero
nelle loro opere. Queste erbe dalle proprieta' medicamentose
furono dette officinali, parola derivata dal latino officina con
riferimento agli antichi laboratori farmaceutici in cui dalle erbe
venivano estratti i prìncipi attivi con cui curare le malattie.

L'uso di tali erbe decadde con il progredire dell'industria
chimica-farmaceutica che immise sul mercato una gran quantita'
di farmaci ottenuti per sintesi. L'uso di infusi, decotti e tinture
rimase tuttavia sempre presente sia nella medicina popolare che
nella farmacopea ufficiale. Oggi si assiste ad una netta ripresa
dell''erboristeria detta "scienza delle erbe", e ad una riscoperta
delle proprieta' curative di molte piante. Alcune di esse vengono
utilizzate per intero, di altre invece si usano solo alcune parti:
fiori, frutti, semi, foglie, radici e cortecce. Molte piante officinali
crescono spontanee nei prati, lungo i fossi o sulle rupi; altre
invece vengono coltivate. Per poter sfruttare al massimo i principi
attivi in esse contenuti e' importante conoscere l'epoca in cui
devono essere raccolte che gli esperti chiamano "tempo
balsamico".

Tra le piante officinali vanno anche incluse le piante
da essenza che servono a preparare profumi e liquori nonche'
tutte quelle erbe aromatiche che le massaie usano da sempre in
cucina per insaporire i cibi.

venerdì 29 febbraio 2008

Come difendersi dalle vipere

viperaLa vipera e' l'unica specie di serpente velenoso vivente in Italia dove e' diffusa in tutte le regioni ad esclusione della Sardegna. Il suo morso e' pericoloso anche per l'uomo tuttavia e' sbagliato pensare che si tratti di un animale aggressivo; al contrario è estremamente timida, fugge al minimo rumore e attacca l'uomo soltanto quando si sente minacciata. Cio' puo' avvenire quando, a causa del suo colore che si confonde facilmente con quello dell'ambiente, viene inavvertitamente calpestata o comunque disturbata. E' opportuno quindi osservare alcune semplici precauzioni quando si cammina in zone dove e' facile incontrare vipere: usare stivali di cuoio; evitare di frugare con le mani nei cespugli, tra le pietre o nell'erba e servirsi invece di un bastone.

E' anche sbagliato farsi prendere dal panico ogni volta che si vede un serpente: nella maggior parte dei casi si tratta di una innocua biscia. Per una prima superficiale distinzione e' sufficiente osservare il capo e la coda dell'animale: la testa della vipera ha torma triangolare con muso rialzato (tranne che nel marasso), mentre quella della biscia ha forma ovale

La coda della vipera e' corta, tozza e termina a punta, mentre quella della biscia e' lunga e va assottigliandosi gradatamente. Tuttavia esistono numerose altre caratteristiche che consentono di distinguere una biscia da una vipera.

Se, nonostante le precauzioni, accade di essere morsi da un serpente che fugge prima di poter essere identificato occorre esaminare con cura l'impronta lasciata sulla pelle dai denti del rettile. Il morso prodotto da una vipera presenta, infatti, 2 caratteristici forellini rossi distanti tra loro circa 1 centimetro, provocati dai denti del veleno. Questi, situati sulla mascella superiore sono lunghi, appuntiti, ricurvi e provvisti di un forellino che rappresenta lo sbocco di un canale scavato nel dente e attraverso il quale cola il veleno prodotto in particolari ghiandole situate ai lati del capo.

Normalmente i denti del veleno sono ripiegati sotto il palato con la punta rivolta all'indietro ma, quando l'animale spalanca la bocca per mordere, i denti si raddrizzano e i muscoli delle guance, contraendosi, premono le ghiandole velenifere dalle quali fuoriesce il veleno che attraverso il canale scavato nel dente, cola nella ferita. Il morso provoca subito un acuto dolore seguito da gonfiore della parte colpita. In seguito compaiono sintomi piu' gravi quali vomito, diarrea, abbondante sudorazione, senso di abbattimento e di torpore dovuti al calo della pressione e sete intensa. Siccome il veleno non va direttamente nel sangue ma passa prima nella linfa e da qui nella circolazione sanguigna, tanto piu' rapidamente quanto maggiori sono i movimenti, in attesa del medico o del ricovero in un centro ospedaliero, e' opportuno restare fermi, sedersi o sdraiarsi e comunque non camminare, e ritardare la diffusione del veleno immobilizzando con una stecca tutto l'arto colpito bendandolo con una fascia di tela larga e robusta. Si puo' iniziare la fasciatura poco al di sopra della ferita, procedere verso il basso e quindi risalire verso l'alto.

E' bene inoltre cercare di raffreddare la parte colpita applicando, se disponibile, ghiaccio oppure immergendola in acqua fresca o applicando compresse bagnate. Il freddo infatti oltre a rallentare la circolazione sembra contribuisca a rendere meno dannoso il veleno. E' bene inoltre non ingerire bevande soprattutto alcoliche che sarebbero controproducenti in quanto, accelerando la circolazione del sangue, favoriscono la diffusione del veleno.

Esiste anche un apposito siero (siero antiofidico) il cui uso tuttavia e' bene lasciarlo al medico in quanto puo' dare delle reazioni allergiche che solo personale specializzato e' in grado di prevedere ed eventualmente curare.

Il numero delle persone morsicate dalle vipere e' da qualche tempo in aumento in tutta l'Italia in quanto il numero di questi rettili e' andato progressivamente crescendo. Le cause di tale incremento vanno, come sempre, imputate all'uomo che ha compromesso l'equilibrio ecologico di intere regioni sia sterminando i nemici naturali delle vipere e cioe' gli uccelli rapaci (il biancone, la poiana e i rapaci notturni) e molti mammiferi (la martora, la faina, la donnola, il tasso, il riccio, ecc.) sia abbandonando le campagne e lasciando quindi vari terreni incolti che forniscono un ottimo habitat per le vipere.

Le previsioni per il futuro non sono rosee: infatti l'aumento massiccio dei topi che si sta verificando in tutto il mondo e in tutti gli ambienti favorisce una ulteriore moltiplicazione delle vipere che in essi appunto trovano un ottimo cibo.

Per quanto pericolose le vipere nostrane appaiono quasi innocue se paragonate a quelle viventi nei Paesi tropicali quali la vipera del Gabon, il serpente a sonagli e il cobra reale il cui morso provoca ogni anno la morte di migliaio di persone.

giovedì 28 febbraio 2008

La seta dei ragni

RagniPiù di duecento anni or sono, all'Accademia francese delle Scienze furono presentati un paio di guanti e un paio di
calze tessuti in seta di ragno. Ancora più antica è l'utilizzazione del filo di seta di ragno per il cucito, in alcune zone della Cina. 
Nel Madagascar e nell'Africa orientale tropicale vive un ragno da seta la cui tela ha un diametro che raggiunge quasi i due metri. 
Le zampe della femmina adulta hanno la notevole apertura di 12 centimetri. Nonostante queste grandi dimensioni fornisce seta con un diametro di 7 millesimi di millimetro, la piu' fine seta naturale utilizzabile praticamente. Questo filo è tanto sottile che se avesse la lunghezza dell'equatore non peserebbe nemmeno due chili. Altre ghiandole di questo stesso ragno forniscono una fibra piu' grossa,  anch'essa utilizzata.

Per quanto concerne la resistenza, la seta di ragno non e' da meno di quella autentica, fornita dal baco da seta; per elasticita' le e' anche superiore. I tessuti in seta di ragno si distinguono per bellezza e durata. Avrebbero senz'altro soppiantato i tessuti in vera seta in tutto il mondo se il prezzo proibitivo non ne ostacolasse la diffusione su larga scala.

I bachi da seta si possono facilmente allevare in grandi quantita'. Se quotidianamente vengono riforniti della necessaria quantita' di fogliame sono soddisfatti. Chi avrebbe voglia di acchiappare ogni giorno le mosche necessarie a un allevamento di ragni? Per evitare quest'operazione,  tanto dispendiosa in termini di tempo, si raccolgono i filati di ragno e i bozzoli delle uova all'aperto oppure si catturano le femmine adulte e si estrae loro il filo dal corpo. Nelle aziende più avanzate ci si serve a tal fine di un apparato semplice e ingegnoso: circa una dozzina di ragni vengono fissati l'uno accanto all'altro in una struttura a riquadri; ognuno viene posto sullo spigolo di certe assicelle e la vita snella viene incastrata abbassando un apposito legno scorrevole. Sono a questo punto bloccati e indifesi uno vicino all'altro e devono accettare tranquillamente che vengano loro toccate le filiere, operazione nella quale il filo aderisce al dito e puo' quindi venire raccolto. I fili di tutti i ragni vengono uniti in un unico capo che viene fissato a una spoletta. Questa ruota lentamente finche' la provvista di seta e' esaurita. In una seduta di questo tipo si possono raccogliere circa 300 metri di filo, si lasciano quindi gli animali nuovamente in liberta' all'interno di un giardino: li si potra' ricatturare dopo qualche tempo e mungerli ancora con successo.

Da una femmina adulta si ottengono cosi', in varie sedute, complessivamente circa due chilometri di filato di seta. E' una prestazione considerevole.
Il processo e', tuttavia, troppo complicato perche' possa affermarsi su larga scala. I vestiti in seta di ragno restano un sogno inesaudito delle donne.

mercoledì 27 febbraio 2008

Come si mantiene fresco il corpo?

Quando la Temperatura esterna sale, ben due milioni di ghiandole sudoripare vengono attivate e rispondono ai segnali che giungono loro dal cervella. Avviene cosi il processo della sudorazione.

Malgrado possa risultare spiacevole per il cattivo odore che talvolta provoca, la sudorazione e un processo essenziale per il nostro organismo che solo cosi riesce a regolare in modo preciso e continuo la propria Temperatura.

Controllato dall’ipotalamo, una regione del cervella che, oltre ad altre funzioni, svolge anche quella di vero e proprio termostato del nostro organismo, il sudore raffredda il corpo evaporando velocemente appena raggiunge l'epidermide. Cosi facendo, sottrae calore e lo disperde nell'aria circostante. Proprio come continuiamo a respirare senza quasi mai accorgercene, allo stesso modo traspiriamo continuamente, di solito senza saperlo, perche’ il sudore e’ sotto forma di vapore.

Questo fenomeno, che si chiama traspirazione insensibile e serve ad adeguamenti minimi della Temperatura, puo’ provocare la perdita di quasi O,7 litri di liquido al giorno. Il Tipo piu’ evidente di sudorazione si chiama invece traspirazione sensibile. Quando cuciniamo a rimaniamo a lungo all’aperto in una giornata calda, la Temperatura del nostro corpo comincia a salire. Contemporaneamente alcune terminazioni nervose cutanee registrano questo surriscaldamento; incominciamo rapidamente a sentirci a disagio, il sollievo, sotto forma di sudore, giunge solo quando anche le parti interne dell'organismo iniziano a scaldarsi. A questo punto, le fibre nervose informano l'ipotalamo del mutamento.

L'ipotalamo a sua volta attiva immediatamente le ghiandole sudoripare esocrine. Questi minuscoli corpiccioli, ciascuno costituito da un tubicino attorcigliato posto nella parte più profonda dell'epidermide, rispondono secernendo acqua attraverso i pori cutanei chiamati pori sudoripari. Questi pori, invisibili a occhio nudo, sono distribuiti sulla superficie corporea in una concentrazione impressionante: in un centimetro quadrato se ne possono trovare fino a mille.

L'entità della traspirazione varia da persona a persona. Mentre alcuni individui hanno una sudorazione quasi trascurabile, altri possono eliminare fino a un litro di sudore in un'ora, a seconda dell'attivita'. Chi cerca di dimagrire puo' costringersi a sudare e fa bene: un'attivita' in cui venga eliminato un litro di sudore puo' bruciare fino a 540 calorie.

Allo stesso modo, il contenuto di sale nel sudore varia a seconda delle persone. Piu' siamo abituati ai climi caldi, piu' siamo capaci di traspirare abbondantemente senza perdere troppi sali preziosi per l'organismo.

Un altro tipo di sudore viene secreto dalle ghiandole sudoripare situate principalmente sotto l'ascella, che diventano attive durante la puberta'. Questo tipo di sudorazione può risultare spiacevole per il suo odore piuttosto penetrante. Tale odore e' provocato dall'azione dei batteri della cute che, agendo sui grassi contenuti nel sudore, provocano la formazione di un acido particolare.

lunedì 25 febbraio 2008

Fotografato il punto G sulla parete della vagina!

A trovarlo, con un semplice esame diagnostico, l'ecografia transvaginale, è stato il Professor Emmanuele Jannini, docente di Sessuologia Medica, presso l'universita' de L'Aquila.

Jannini lo ha individuato in un gruppo di donne, identificandolo in quello che pare essere un piccolo ispessimento della parete vaginale che ha la funzione di separare la vagina dall'uretra. "Le donne che hanno questo particolare anatomico - ha detto Jannini - sarebbero in grado di avere il cosiddetto "orgasmo vaginale".

"La ricerca è stata eseguita - continua Jannini - chiedendo a un gruppo di giovani donne se avessero mai avuto o meno orgasmi vaginali. Osservando l'anatomia della vagina con l'ecografia transvaginale si è riscontrata una conformazione più ispessita della parete tra l'uretra e la vagina fatta di corpi cavernosi (simili a quelli del pene), della parte interna del clitoride, ghiandole (i "resti evolutivì" della ghiandola prostatica), terminazioni nervose che usano il meccanismo biochimico dell'eccitazione maschile. Ci siamo fatti dirigere per la prima volta dalla donna alla ricerca del punto G. Una ragazza che aveva detto di non aver mai avuto orgasmi vaginali, presentava invece l'ispesimento e dopo lo studio ha compreso di poterne avere".

"Nessuno prima d'ora aveva usato l'ecografia per indagare questo aspetto ancora così poco conosciuto dell'anatomia femminile - continua il ricercatore - e questo la dice lunga sul ritardo culturale sulla sessualita' femminile. Sul punto G abbiamo preferito un dibattito fatto di opinioni e non di scienza, io stesso ho tenuto per due anni i miei risultati nel cassetto prima di pubblicarli".

"Per approfondire e confermare questi dati è necessario un attento esame istologico sulla natura cellulare della zona interessata". L'equipe di Jannini in parte lo sta già facendo con alcune indagini sull'effetto del testosterone, da sempre associato anche nelle donne a maggior desiderio sessuale, sull'anatomia di questa struttura.

domenica 24 febbraio 2008

Beelzebufo: la rana venuta dall'Inferno!

In Madagascar, alcuni ricercatori inglesi e statunitensi, hanno rinvenuto il fossile di un’enorme rana preistorica della lunghezza di circa 40 centimetri per un peso di 4 kg, che sarebbe vissuta all'incirca 70 milioni di anni fa.

Mai nulla di simile era riemerso nell’isola africana: finora si pensava che animali di questa specie, versioni giganti delle odierne "rane cornute", fossero vissuti solo in Sudamerica.

La teoria secondo cui Africa, India e America meridionale erano ancora collegate fino nel tardo Cretaceo, l’era dei dinosauri, prende sempre piu' corpo. Molto probabilmente, la rana gigante del Madagascar, oltre che di insetti e lucertole, si nutriva di piccoli di dinosauro. Di indole aggressiva e famelica, se ne stava immobile aspettando le sue prede e le inghiottiva con la sua enorme bocca.

Gli studiosi le hanno anche dato un nome che già da solo fa venire i brividi: "Beelzebufo" che letteralmente vuol dire "rana venuta dall’inferno".

sabato 23 febbraio 2008

Scienza e tecnologia nel mondo antico

I Greci furono i primi a considerare i fenomeni naturali come eventi regolari e comprensibili e non il risultato di attività arbitrarie degli dei. A tal proposito ci possiamo domandare: perche’ la loro tecnologia non riusci’ a svilupparsi oltre il livello artigianale? Perche’ nel corso della storia greca non si realizzo’ mai un vero processo di industrializzazione?

Cercheremo di rispondere a queste domande trattando l’argomento in due momenti successivi.

TECNOLOGIA

I Greci e i Romani non contribuirono molto allo sviluppo delle conoscenze tecniche; pur sviluppando alcune tecniche gia’ esistenti e pur essendo consapevoli dell’importanza delle innovazioni tecniche, essi non si posero mai come obiettivo principale quello di uno sviluppo tecnologico piu’ avanzato.

Una delle cause che e’ alla base di questo ristagno culturale e’ costituita probabilmente dalla schavitu’, comunemente considerata un importante elemento di rallentamento dello sviluppo scientifico e tecnologico di una societa’.

Uno degli elementi piu’ importanti della tecnologia dio quel periodo e’ stato la forza. L’uomo, all’inizio, si affidava ai soli propri muscoli. In seguito, questa fonte di energia fu completata dalla forza dell’acqua e del vento.

Fu soltanto durante il XVIII secolo che si inizio’ ad utilizzare le diverse forme di energia che conosciamo oggi. Potremmo riassumere la situazione del mondo antico affermando che l’uomo non riusci’ a spingersi molto avanti soprattutto nella terza fase, quella del vento e dell’acqua, e non riusci’ a sfruttare al massimo le possibilita’ della forza animale.

Questa loro incapacita’ spiega l’inefficienza dei trasporti, che a quei tempi dipendevano esclusivamente dagli animali, e, di conseguenza, spiega anche il limitato sviluppo economico.

SCIENZA

Verso la meta’ del XIX secolo si e’ iniziato, per la prima volta, ad applicare il metodo scientifico ed i risultati della ricerca scientifica alla soluzione di problemi industriali.

Gli scienziati di oggi cercano di scoprire leggi e sviluppare teorie che possano spiegare fenomeni naturali, e che al contempo permettano di prevederli e di controllarli. Previsione e controllo sono due elementi fondamentali assenti nel pensiero greco.

Altri elementi caratteristici della scienza moderna che non troviamo, invece, nell’antica Grecia sono: il metodo sperimentale, i laboratori e lo studio quantitativo dei fenomeni.

I Greci non disponevano di laboratori; essi non tentarono mai di formulare uno studio quantitativo, ad esempio, della dinamica, forse perche’ non avevano strumenti adatti per misurare il tempo. Infine, pur rendendosi conto della necessita’ di dimostrazioni empiriche, i Greci non riuscirono a sviluppare una conoscenza sistematica del metodo sperimentale.

L’esperimento inteso nel moderno senso scientifico della parola, si differenzia dall’osservazione intelligente. L’esperimento implica di interagire attivamente con la natura, cosa che non avveniva nell’antica Grecia.

Occorre, pero’, fare una distinzione, quando si parla del contributo dei Greci nello studio dei fenomeni naturali, fra osservazione ed esperimento. Tuttavia l’abilita’ di osservazione dei Greci fu notevole ed a questo proposito e’ sufficiente ricordare l’astronomia. Il loro grande merito fu quello di considerare cio’ che osservavano in termini di modelli geometrici. Essi fecero anche notevoli progressi nei campi della statica, dell’idrostatica e dell’ottica, cioe’ in quei settori in cui ad essi fu possibile applicare la geometria. Solo in chimica si trovano tracce di misure e di quantita’ ma la vera sperimentazione e’ ancora lontana.

Per quanto riguarda la medicina, presso i Greci, fu una scienza pratica; i medici greci esclusero la magia e le credenze tradizionali, basandosi sull’osservazione, l’esperienza e la ragione. Tuttavia, questo non fu sufficiente a far diventare la medicina una scienza. Una tecnica artigianale, per quanto razionale e basata sull’osservazione, non puo’ mai essere considerata una scienza.

La scienza, intesa in senso moderno, non ha potuto avere inizio finche’ l’uomo non e’ riuscito a dare una spiegazione razionale ai fenomeni naturali; i Greci furono i primi a fornire tali spiegazioni. Tuttavia essi non raggiunsero lo stadio della scienza sperimentale. Uno dei motivi fondamentali fu la separazione tra la teoria e la pratica.

Per quanto riguarda lo scarso sviluppo tecnologico, esso non fu causato da motivi sociali ed economici ma da fattori legati alla natura della stessa tecnologia.

venerdì 22 febbraio 2008

Come si esegue un esperimento scientifico?

Un esperimento scientifico viene eseguito per verificare una certa ipotesi.

Attraverso l'esperimento si possono scoprire dei fatti nuovi dai quali nascono, poi, idee nuove. Sono questi fatti che dimostrano se l'ipotesi proposta era corretta oppure sbagliata.

La maggior parte degli esperimenti consta delle seguenti parti:
  1. ipotesi;
  2. identificazione e controllo delle variabili;
  3. uso degli strumenti;
  4. raccolta dei dati in tabelle o grafici;
  5. interpretazione dei dati sperimentali;
  6. conclusioni in accordo con i dati ricavati dall'esperimento.
Un esperimento, prima di essere ritenuto accettabile, deve essere ripetuto diverse volte e deve sempre condurre agli stessi risultati che, in tal modo, sono validi e quindi possono essere comunicati agli altri. Ecco perche' il punto b) (identificazione e controllo delle variabili) riveste una particolare importanza; nel lavoro degli scienziati e' necessario, infatti, che tutte le variabili che possono influire sui risultati di un esperimento, come la temperatura, la pressione, l'impiego di un certo solvente, siano ben identificate e controllate, in modo tale da poter ripetere l'esperimento nelle stesse identiche condizioni.

Uno scienziato non può ritenere valido un esperimento che non conduca agli stessi risultati ogni qualvolta venga eseguito nelle stesse condizioni.

giovedì 21 febbraio 2008

Le sostanze che rendono elastiche le pellicole possono migrare nel cibo!

Le pellicole per alimenti sono costituite da Pvc (cloruro di polivinile). Nella formulazione però vengono aggiunte anche sostanze plastificanti, che hanno lo scopo di rendere la pellicola più plastica e aderente. Queste sostanze hanno una composizione simile a quella dei grassi naturali. E, proprio per la loro affinità con i lipidi organici, possono trasmigrare in piccola parte negli alimenti che contengono oli vegetali e animali. Il rischio è più alto se le pellicole restano a contatto con il cibo ad alte temperature e per lungo tempo. La legge, per garantire il consumatore, impone un test a ogni tipo di pellicola immesso sul mercato: il materiale viene immerso per 10 giorni a 40°C nell'olio di oliva. Al termine della prova vengono analizzati gli eventuali residui.

mercoledì 20 febbraio 2008

Come mai le tastiere dei pc non hanno i tasti disposti in ordine alfabetico?

TastieraLa tastiera dei PC e delle macchine per scrivere occidentali sono denominate “qwerty”, dalle prime sei lettere poste nell'angolo in alto a sinistra.

La disposizione dei caratteri fu decisa nel 1872 dall'inventore stesso della macchina per scrivere, Christopher Sholes. Sembra che la disposizione fosse stata decisa per evitare che le aste delle lettere più utilizzate potessero incrociarsi tra di loro se battute quasi contemporaneamente o a poca distanza l'una dall'altra. Lo strano ordine infatti impedisce una scrittura troppo veloce.

Con la nascita delle prime tastiere elettriche, si cercò di migliorare la disposizione dei tasti. Il tentativo più famoso risale al 1930 ad opera di August Dvorak che per velocizzare la scrittura disegnò le lettere più utilizzate dell'alfabeto inglese nella linea centrale, in modo da stancare meno la mano sinistra e le dita più deboli.

Nei paesi europei la disposizione delle prime sei lettere in alto a sinistra è leggermente diversa: in Italia si è sostituito la w con la z (“qzerty”): le macchine per scrivere e i vecchi Macintosh hanno quest'ordine, mentre i PC hanno adottato la tastiera americana.

martedì 19 febbraio 2008

Nelle pietanze ci sono sostanze chimiche che sfuggono a rilevazioni e monitoraggi


Oltre a diossine e pesticidi, nei nostri piatti si annidano anche sostanze chimiche nocive per la salute. Sfuggono a rilevazioni e monitoraggi poichè non sono sono ancora stati imposti dei limiti o delle regole per il loro utilizzo. Ed a pagarne le spese sono, soprattutto, i bambini. A metterci in guardia è il tossicologo Alberto Mantovani, dell'Istituto superiore di sanità , in occasione del convegno "Prevenzione, alimentazione, nutrizione".

Asma e tumori potrebbero essere scoperti attraverso l'alito

Grazie al laser si possono scoprire nell'alito diverse malattie, dall'asma ai tumori, in maniera più rapida rispetto a quanto avviene con le tecniche tradizionali. I ricercatori dell'università americana di Boulder hanno utilizzato la caratteristica comune a tutte le molecole di riflettere a una lunghezza d'onda la luce laser. Lo strumento, infatti, riesce ad analizzare un ampio spettro di luce, e a determinare, di conseguenza, la concentrazione di diverse sostanze presenti nell'alito, alcune delle quali sono sentinelle di diverse malattie.

Le patate verdi sono tossiche!

Il 2008 è stato dichiarato, dall'ONU e dalla FAO, anno internazionale della patata. Secondo una recente ricerca scientifica, però, le patate verdi sarebbero tossiche. Gli effetti per chi le consuma sono sgradevoli. Vomito, dispnea, alterazione cardiaca ed enterite, tra i sintomi più comuni. Per consumarle senza rischi è necessario eliminare la parte verde e i germogli.

Notizie interessanti

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