Ricerca personalizzata

venerdì 29 febbraio 2008

Come difendersi dalle vipere

viperaLa vipera e' l'unica specie di serpente velenoso vivente in Italia dove e' diffusa in tutte le regioni ad esclusione della Sardegna. Il suo morso e' pericoloso anche per l'uomo tuttavia e' sbagliato pensare che si tratti di un animale aggressivo; al contrario è estremamente timida, fugge al minimo rumore e attacca l'uomo soltanto quando si sente minacciata. Cio' puo' avvenire quando, a causa del suo colore che si confonde facilmente con quello dell'ambiente, viene inavvertitamente calpestata o comunque disturbata. E' opportuno quindi osservare alcune semplici precauzioni quando si cammina in zone dove e' facile incontrare vipere: usare stivali di cuoio; evitare di frugare con le mani nei cespugli, tra le pietre o nell'erba e servirsi invece di un bastone.

E' anche sbagliato farsi prendere dal panico ogni volta che si vede un serpente: nella maggior parte dei casi si tratta di una innocua biscia. Per una prima superficiale distinzione e' sufficiente osservare il capo e la coda dell'animale: la testa della vipera ha torma triangolare con muso rialzato (tranne che nel marasso), mentre quella della biscia ha forma ovale

La coda della vipera e' corta, tozza e termina a punta, mentre quella della biscia e' lunga e va assottigliandosi gradatamente. Tuttavia esistono numerose altre caratteristiche che consentono di distinguere una biscia da una vipera.

Se, nonostante le precauzioni, accade di essere morsi da un serpente che fugge prima di poter essere identificato occorre esaminare con cura l'impronta lasciata sulla pelle dai denti del rettile. Il morso prodotto da una vipera presenta, infatti, 2 caratteristici forellini rossi distanti tra loro circa 1 centimetro, provocati dai denti del veleno. Questi, situati sulla mascella superiore sono lunghi, appuntiti, ricurvi e provvisti di un forellino che rappresenta lo sbocco di un canale scavato nel dente e attraverso il quale cola il veleno prodotto in particolari ghiandole situate ai lati del capo.

Normalmente i denti del veleno sono ripiegati sotto il palato con la punta rivolta all'indietro ma, quando l'animale spalanca la bocca per mordere, i denti si raddrizzano e i muscoli delle guance, contraendosi, premono le ghiandole velenifere dalle quali fuoriesce il veleno che attraverso il canale scavato nel dente, cola nella ferita. Il morso provoca subito un acuto dolore seguito da gonfiore della parte colpita. In seguito compaiono sintomi piu' gravi quali vomito, diarrea, abbondante sudorazione, senso di abbattimento e di torpore dovuti al calo della pressione e sete intensa. Siccome il veleno non va direttamente nel sangue ma passa prima nella linfa e da qui nella circolazione sanguigna, tanto piu' rapidamente quanto maggiori sono i movimenti, in attesa del medico o del ricovero in un centro ospedaliero, e' opportuno restare fermi, sedersi o sdraiarsi e comunque non camminare, e ritardare la diffusione del veleno immobilizzando con una stecca tutto l'arto colpito bendandolo con una fascia di tela larga e robusta. Si puo' iniziare la fasciatura poco al di sopra della ferita, procedere verso il basso e quindi risalire verso l'alto.

E' bene inoltre cercare di raffreddare la parte colpita applicando, se disponibile, ghiaccio oppure immergendola in acqua fresca o applicando compresse bagnate. Il freddo infatti oltre a rallentare la circolazione sembra contribuisca a rendere meno dannoso il veleno. E' bene inoltre non ingerire bevande soprattutto alcoliche che sarebbero controproducenti in quanto, accelerando la circolazione del sangue, favoriscono la diffusione del veleno.

Esiste anche un apposito siero (siero antiofidico) il cui uso tuttavia e' bene lasciarlo al medico in quanto puo' dare delle reazioni allergiche che solo personale specializzato e' in grado di prevedere ed eventualmente curare.

Il numero delle persone morsicate dalle vipere e' da qualche tempo in aumento in tutta l'Italia in quanto il numero di questi rettili e' andato progressivamente crescendo. Le cause di tale incremento vanno, come sempre, imputate all'uomo che ha compromesso l'equilibrio ecologico di intere regioni sia sterminando i nemici naturali delle vipere e cioe' gli uccelli rapaci (il biancone, la poiana e i rapaci notturni) e molti mammiferi (la martora, la faina, la donnola, il tasso, il riccio, ecc.) sia abbandonando le campagne e lasciando quindi vari terreni incolti che forniscono un ottimo habitat per le vipere.

Le previsioni per il futuro non sono rosee: infatti l'aumento massiccio dei topi che si sta verificando in tutto il mondo e in tutti gli ambienti favorisce una ulteriore moltiplicazione delle vipere che in essi appunto trovano un ottimo cibo.

Per quanto pericolose le vipere nostrane appaiono quasi innocue se paragonate a quelle viventi nei Paesi tropicali quali la vipera del Gabon, il serpente a sonagli e il cobra reale il cui morso provoca ogni anno la morte di migliaio di persone.

Notizie interessanti

Disclaimer

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori non ha nno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all'interno del sito stesso, forniti come semplice servizio. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l'approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. Gli autori non sono responsabili per quanto pubblicato dai lettori nei commenti ad ogni post, i commenti ritenuti offensivi, di genere spam o non attinenti potranno essere cancellati; i commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima e comunque verranno cancellati. Decliniamo ogni responsabilità per gli eventuali errori ed inesattezze riportati nel blog e per gli eventuali danni da essi derivanti.

Per contattare l'amministrazione del blog "Graficamica Scienza e Tecnologia" scrivi una e-mail a: graficamica2004[chiocciola]libero.it (sostituisci [chiocciola con @])

Privacy

Per pubblicare gli annunci sul nostro sito web utilizziamo aziende pubblicitarie indipendenti. Queste aziende possono utilizzare questi dati (che non includono il tuo nome, indirizzo, indirizzo email o numero di telefono) sulle tue visite a questo e altri siti web per creare annunci pubblicitari su prodotti e servizi che potrebbero interessarti. Se desideri ulteriori informazioni a questo proposito e per conoscere le opzioni disponibili per impedire l'utilizzo di tali dati da parte di queste aziende, fai clic qui.